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Perché gestire le emozioni sul lavoro? Per creare un business vincente


camilla

Perché è importante usare nella quotidianità tecniche efficaci per gestire le emozioni sul lavoro?

Le risposte a questa domanda sono molteplici e variano in base al contesto in cui siamo immersi, alle nostre motivazioni, al tipo di lavoro che svolgiamo.

 

C’è, però, una risposta che ha valore per ognuno di noi a prescindere dal nostro ruolo: imparare a gestire la parte emotiva è importante per trovare il nostro centro, perché il business ha bisogno di noi.

Il tuo lavoro, la tua azienda, la tua piccola impresa, il team di cui sei responsabile ha bisogno di te e della tua presenza mentale e fisica.

 

Le persone come noi, come me e te, camminano su un percorso di crescita personale e professionale costante: lungo la strada ci poniamo tantissime domande perché siamo curiosi per natura e desiderosi di ampliare la nostra conoscenza. Le risposte arrivano al momento opportuno.

Il primo pensiero che vorrei condividere con te prima di capire perché è importante gestire le emozioni sul lavoro è che la maggior parte delle volte le risposte sono ovvie. Non scontate, però ovvie. Le abbiamo lì, di fronte a noi, ma non le vediamo perché siamo immersi in una nebbia difficile da dissipare. Ciò che è ovvio, è reale ed è vero.

 

Le tecniche e le pratiche usate per comprendere e gestire i nostri stati d’animo sul lavoro sono uno strumento utile per fare chiarezza, vedere meglio, andare oltre quella coltre di nebbia e ampliare lo sguardo.

 

Cinque motivi per gestire le emozioni sul lavoro con buone pratiche di consapevolezza

 

Le esperienze che attraversiamo nella vita e nel lavoro costituiscono un bagaglio prezioso grazie al quale possiamo donare un contributo per migliorare il pezzetto di mondo in cui viviamo.

Mi piace pensare di poter aiutare le persone attraverso ciò che apprendo: senti anche tu questo desiderio?

Negli ultimi anni ho imparato che non possiamo avere la pretesa di cambiare il contesto o le persone intorno a noi. È già tanto riuscire a cambiare noi stesse e noi stessi.  Però possiamo renderlo migliore e facilitare le relazioni.

Quando gestiamo un team di lavoro o anche solo un paio di persone in ufficio, in un cantiere, in una piccola impresa, abbiamo una responsabilità elevata nei loro confronti e possiamo sentirci sovraccaricati e appesantiti.

Ci sono anche momenti in cui perdiamo l’entusiasmo perché fatichiamo a ottenere risultati: ogni aspetto che ci demotiva può avere un’influenza su di noi. E distruggere le nostre energie.

Per questo motivo è importante ritrovare il centro, l’equilibrio, l’assetto migliore per noi e per le persone che ci circondano.

Per raggiungere questo risultato abbiamo a disposizione diverse tecniche di gestione delle emozioni (per esempio per controllare la rabbia in ufficio, la frustrazione sul lavoro, la delusione).

Vuoi approfondire le tecniche per gestire le emozioni sul lavoro? Fissa una telefonata gratuita.





Ora, non vorrei focalizzarmi qui sulle pratiche da applicare nella quotidianità ma offrirti valide motivazioni per scegliere di intraprenderle.

Prima di inserire nuove buone abitudini della tua vita personale e professionale, è essenziale comprendere perché dovresti farlo.

E, di conseguenza, scegliere e adattare le pratiche alla tua individualità.

  

1. Valorizzare la presenza sul lavoro

Il business che scegli di intraprendere ha bisogno di te e della tua presenza: se non prendi in mano la tua vita con consapevolezza, qualcun altro effettuarà le decisioni importanti al tuo posto.

Le pratiche per gestire le emozioni sul lavoro aiutano a valorizzare la nostra presenza nell’ambiente professionale, a diventare stabili, a esserci per le altre persone e per noi in modo radicato ma espanso. Presenza significa esserci adesso, nel qui e ora, nei momenti in cui l’altro ha bisogno del nostro supporto.

Migliorare la nostra presenza in azienda, in ufficio, sul lavoro è il primo passo che possiamo intraprendere per avviare un business vincente, per diventare leader e non solo capi.

Comprendere il valore della presenza significa anche sapere cosa vuol dire scegliere per noi e compiere decisioni in linea con il contesto di riferimento.

Le tecniche di gestione delle emozioni aiutano a spogliarci dal giudizio di noi stessi e degli altri per osservare il mondo da una prospettiva neutra e oggettiva che ci permette di compiere scelte ponderate.

Il tema della presenza mi ha fatto capire che non esiste una separazione netta tra vita personale e lavorativa. Le due sfere sono integrate, a volte si mescolano tra loro. Quando impariamo a essere presenti a noi stessi e in famiglia, lo siamo anche sul lavoro.

 

2. Riconoscere i nostri valori

La coerenza è un aspetto che dona benessere. Le tecniche per gestire le emozioni sul lavoro ci permettono di riconoscere e radicarci nei nostri valori ed essere coerenti.

Questo aspetto è molto importante perché i valori definiscono le nostre priorità, le cose urgenti e importanti. Arrivare ai valori assoluti che guidano la nostra esistenza è fondamentale per evitare che le persone li intacchino.

Ci sono diverse buone pratiche utili ad allontanare le persone che derubano i nostri valori principali.

Durante le sessioni di coaching chiedo spesso alle persone di definire per iscritto una lista di valori (puoi farlo anche tu adesso) da tenere vicino nel momento del bisogno.

Lealtà, gratitudine, gentilezza, rispetto, etica, onestà, chiarezza, semplicità, trasparenza: quali sono i tuoi? Per comprenderli può essere utile pensare a cosa vorresti che le persone dicessero di te quando non sei presente nella stanza.

I valori ci aiutano a costruire un business vincente perché definiscono il modo in cui ci poniamo nel mondo, la nostra postura, i nostri obiettivi, gli aspetti su cui desideriamo davvero impegnarci.

 

3. Definire la direzione

Le tecniche per gestire le emozioni sul lavoro ci aiutano a trovare la nostra strada. Consideriamo la vita come un viaggio: quale direzione vogliamo prendere? Non è necessario avere un obiettivo specifico perché potrebbe essere fonte di frustrazione. Ma un orientamento sì. Un’idea di base relativa al percorso professionale che desideriamo seguire.

Le tecniche di gestione delle emozioni servono per trovare la nostra direzione, individuare il faro che illumina il percorso. Definire la direzione significa capire con chiarezza e senza indugio quali azioni dobbiamo intraprendere per costruire un business di successo, una carriera soddisfacente, un’impresa funzionale.

 

4. Ascoltare il corpo e svuotarlo

Grazie ad alcune pratiche specifiche di gestione delle emozioni possiamo capire di che cosa siamo fattiattraverso l’ascolto e l’osservazione del nostro corpo. Cosa significa?

Siamo fatti di emozioni e non tutte sono sempre portatrici di energia. A volte dobbiamo ascoltare anche i nostri dolori, per allontanarli da noi ed evitare che inneschino pensieri limitanti.

Se desideriamo realizzare un business vincente abbiamo la necessità di svuotarci e liberarci.

Pensiamo all’autunno e a ciò che fanno le piante: lasciano cadere le foglie secche, con delicatezza, in una danza continua e costante. Ecco, liberiamoci anche noi delle nostre foglie secche e prepariamo il corpo al cambiamento.

Le tecniche aiutano a smuovere la parte fisica e immobile che si è radicata in noi e a modificare il modo in cui respiriamo, ridiamo, parliamo.

Le pratiche servono anche a tenere conto della nostra fisiologia, della chimica, della biologia del corpo: quali ormoni circolano in noi quando siamo sul lavoro? La nostra chimica favorisce le relazioni? Siamo pieni di cortisolo o doniamo ossitocina? Ricorda che la chimica del corpo agisce sui nostri pensieri e sul modo di porci, in famiglia e sul lavoro.

Certo, per ottenere risultati concreti, è necessario praticare le tecniche con costanza.

 

 

5. Incrementare la qualità dei pensieri

Le tecniche che da tempo diffondo a trasmetto alle persone con cui collaboro servono a lavorare sulla mente (non sul cervello, sono due cose differenti) e a migliorare la qualità dei nostri pensieri, aspetto che ho a cuore.

Possiamo intervenire sulla qualità dei nostri pensieri? Certo: dobbiamo imparare a riconoscere la direzione della nostra attenzione.

Wayne Dyer, psicologo statunitense, dice una cosa importante: “Ciò che pensiamo determina ciò che accade”. Il circolo virtuoso che possiamo attivare per fare in modo che accadano cose positive è composto da tre livelli che si influenzano a cascata:

·      l’atteggiamento mentale,

·      il comportamento,

·      le abitudini.

Quando abbiamo un atteggiamento mentale positivo e portiamo la nostra attenzione su ciò che vogliamo davvero far succedere, riusciamo ad avviare comportamenti coerenti con i nostri valori e implementare abitudini vincenti.

Impariamo a dialogare con la nostra mente per cambiare punto di osservazione, smontare le nostre credenze, evitare di immedesimarci con i problemi e allontanare l’ego.

La meditazione, per esempio, non serve ad annientare i pensieri ma a lasciarli scorrere: impariamo a capire quando la mente ci boicotta.

 

Le emozioni sul lavoro determinano il successo del nostro business

Se desideriamo avviare un business vincente, costruire un’azienda sana, lavorare con serenità nel nostro team, dobbiamo diventare padroni delle nostre emozioni e riconoscerle.

Le emozioni sono legate ai pensieri e modificano le azioni: come possiamo imparare a gestirle?

Prima di tutto accettiamo i nostri limiti e chiediamoci nella quotidianità in che modo rispondiamo a ciò che accade, come agiamo alle sollecitazioni esterne, come ci comportiamo nei confronti dell’altro.

Poi troviamo il nostro equilibrio, il nostro centro, la nostra armonia.

Possiamo per esempio dedicare un momento della giornata alle pratiche che lavorano a livello dei chakra del corpo e ripristinano l’energia.

Quando siamo in equilibrio con noi stesse, noi stessi, instauriamo relazioni migliori e ci apriamo alla contaminazione della nostra esperienza con quella delle altre persone.

Sai che avere buone relazioni migliora la longevità?

 

Le tecniche per gestire le emozioni sul lavoro ci aiutano a diventare consapevoli dei meccanismi che ci rendono umani: attiviamo il cambiamento quando siamo in difficoltà. Solo nel momento dell’attrito avviene una crescita della coscienza.

 

Ci sono alcune pratiche che permettono di non rimanere nel mentale e di passare dalla mente al cuore. Il respiro consapevole, la meditazione aiutano ad ascoltare il cuore.

Se riusciamo a farlo diventiamo imbattibili perché allineiamo corpo, mente e anima. Il vero segreto per migliorare il business è essere in armonia con ciò che siamo.

 

Ti lascio con un insegnamento Sufi:

"Est, ovest, sud o nord non fa differenza. Quale che sia la tua destinazione, preoccupati solo di trasformare qualunque viaggio in un viaggio interiore. Chi viaggia con lo spirito, viaggia nel mondo intero e anche oltre."

 

Se vuoi approfondire le pratiche utili a migliorare le emozioni sul lavoro scrivimi ora.



 


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